In Messina, Sicily in 1743, a terrible plague infected the population and caused great suffering for many. It was a plague that lasted from the beginning of March 1743 until about May of 1744. The actual contamination initiated from a cargo ship that entered the harbor. It is reported that on board there were suspicious deaths, starting from the captain and then from other sailors, and for that reason the ship and cargo were burnt. Soon after, cases of a suspicious form of disease were observed in the hospital and in the poorest parts of the town.
According to one author, Alessandro Livi, “On the occasion of the plague epidemic that struck the city of Messina in 1743, 71.6% of the city’s population perished: thanks to the double census carried out by the local authorities at the beginning of the disease and a year after its cessation, we know that from 40,321 inhabitants Messina decreased to 12,480. To the dead of the city it is necessary to add the dead of the villages, which amounted to 14,561, of which 9,425 in the southern part of the municipal territory and 5,316 in the northern part.
In Messina, the Clerics Regular Minor were active in the House of Saint Agata. According to a work entitled “Annali Della Città Di Messina Capitale del Regno di Sicilia Dal giorno di sua fondazione sino a tempi presenti” written by Cajo Domenico Gallo in 1755 (Volume 1), we read:
“Saint Agatha of the Clerics Regular Minor (I minoriti), was situated in front of the Royal Archives. In the past, a church was built there in honor of the abovementioned Virgin and Martyr. We call to mind that her holy relics rested there until the monks Gisberto, and Gọfelmo, returning from Constantinople, returned them to the City of Catania. Today it is staffed by the Fathers of the Clerics Regular Minor, whose foundation was mentioned above. The Church is currently undergoing construction, which when finished, will become one of the most beautiful churches in Messina. The facade was begun in 1722, by Father Agostino Pittella, who was from Messina. He was the Provincial as well. He died in Rome in a state of Holiness. The Confraternity of the Slaves of Our Lady founded by the famous Preacher Paul Masio, flourishes in this house of the Clerics Regular Minor”.
Speaking more specifically about the plague, our historian Caltaldo Romano, CRM emphasized the ferociousness of the plague in Messina. Many people were sick and dying and things looked so bleak. Nonetheless, he states that “During that occasion, those of our Religious who lived in Messina were well distinguished by their actions. They assisted the plague victims with supreme zeal and charity and twelve of them were lost. Among those whom occupied a place of honor for their heroism are the Father Provincial, Bernardino Testi, CRM and Father Gabrielle Pittella, CRM, the superior of the House of St. Agatha of that City, who in administering the Holy Sacraments and in assisting the dying and in all the other works of piety towards the infected, gave their lives with great glory. The other five other priests and five brothers, made themselves illustrious by deepening their lives towards that great work of love of neighbor, of which it is the greatest praise in the Doctrine of the Savior. We regret not having known their Names, for which we would have gladly consecrated them to the most praiseworthy immortality.
Again, we see that the religious of the Clerics Regular Minor were, what we would call today, first responders. They selflessly gave of themselves for the Greater Glory of the Risen Christ.
Let us pray that we will follow their example by seeing the presence of Christ in those who suffer and making ourselves available to them.
Rev. Michael Marotta, CRM
Novice Master-Vinzons CN
Philippines
A Messina, in Sicilia, nel 1743, una terribile peste contagiò la popolazione e causò grandi sofferenze a molti. Fu una pestilenza che durò dall’inizio di marzo del 1743 fino al maggio del 1744 circa. La contaminazione vera e propria iniziò da una nave da cargo che entrò in porto. Si dice che a bordo ci furono morti sospette, a partire dal capitano e poi da altri marinai, e per questo motivo la nave e il carico furono bruciati. Poco dopo, casi di una forma sospetta di malattia sono stati osservati in ospedale e nelle zone più povere della città.
Secondo un autore, Alessandro Livi, “In occasione dell’epidemia di peste che colpì la città di Messina nel 1743 scomparve il 71,6%, della popolazione cittadina: grazie al doppio censimento operato dalle autorità locali all’inizio del morbo e un anno dopo la sua cessazione, sappiamo che da 40.321 abitanti Messina scemò a 12.480. Ai morti della città occorre aggiungere i morti dei villaggi, assommati a 14.561, di cui 9 .425 nella parte meridionale del territorio comunale e 5.316 nella parte settentrionale”.
A Messina, i Chierici Minori Regolari furono attivi nella Casa di Sant’Agata. Secondo una pubblicazione intitolata “Annali Della Città Di Messina Capitale del Regno di Sicilia Dal giorno di sua fondazione sino a tempi presenti” scritto da Cajo Domenico Gallo nel 1755, Tomo 1), si legge:
“S, Agata dei Padri Minoriti Chiesa posta dirimpetto all’Archivio della Regia Udienza era negli andati tempi una Chiesuola ivi costrutta in onore della detta Santa Martire Verginella , in memoria che nel luogo, e sito stesso riposarono le sue Sante Reliquie, allora che Gisberto , e Gọfelmo Monaci , ritornando di passaggio da Costantinopoli, le restituirono alla Città di Catania, Oggi è porseduta dai PP, Chierici Regolari Minori, la di cui fondazione sopra si accennò. La Chiesa attualmente è in fabbrica , quale finita sarà una delle bellissime che vi sono in Messina . La facciata si principiò nel 1722, per opera del Padre Agostino Pittella Messinese allora Provinciale, che mori in Roma in uno stato di Santità , e si và tratto tratto seguendo , Fiorisce in questa Casa dei PP, Minoriti la Congregazione intitolata dei Schiavi della Madonna instituita dal P. Paolo Masio, famoso Predicatore.”.
Parlando più specificamente della peste, il nostro storico Caltaldo Romano, CRM ha sottolineato la gravità della peste a Messina. Molti furono malati e moribondi e le cose sembrarono così tetre. Tuttavia, egli afferma che: “In tale occasione si fecero ben distinguere quelli nostri Religiosi colà dimoranti, i quali per assistere con sommo zelo e carità alli appestati ve ne perirono dodici di loro, tra i quali occuparono luogo di onore pel loro eroismo il P. Preposito Provinciale Bernardino Testi ed il Padre Gabrielle Pittella, superiore della Casa di Sant’Agata di detta Città, che nell’amministrare i Santi Sacramenti e nell’assistere ai moribondi ed in tutte le altre opere di Pietà verso l’infetti diedero la vita con somma loro gloria altri cinque Sacerdoti e cinque fratelli, rendendosi illustri nel profondere la vita per quella grande opera di amore del prossimo, di cui é il più grande elogio nella Dottrina del Salvatore, cui ci rincresce non averne saputo i Nomi loro che di troppo buongrado e volentieri li avremmo consacrati alla poù lodevole immortalità”.
Anche in questo caso, vediamo che i religiosi dei Chierici Minori Regolari furono, come diremmo oggi, i primi a rispondere. Hanno donato disinteressatamente di sé stessi alla Maggior Gloria del Cristo Risorgente. Preghiamo di seguire il loro esempio vedendo la presenza di Cristo in coloro che soffrono e mettendoci a loro disposizione.
Rev. Michael Marotta, CRM
Novice Master-Vinzons (C.N.)